Sporthello

mercoledì, settembre 27, 2006

Maglie da Champions e Micro Machines.

Avevo già notato all'esordio (vincente) della Roma in Champion's, che i giocatori, entrati in campo con una maglia grigia chiara, al 10' del 1° tempo avevano una maglia a chiazze scure, per poi avere a fine 1° tempo una maglia grigia scura. Oggi l'ho rinotato, e non avendo assunto alcol o droghe, e avendo effettuato un allenamento leggero con la mia squadra di calcio al rientro a casa davanti alla tv, ero abbastanza lucido da capire che le maglie erano solamente sudate, la cosa mi fa sorridere, perchè nell'era delle maglie "traspirantissime" ed estensibili per far inchiappettare dall'arbitro il difensore che ti tiene la maglia per una frazione di secondo, mentre questa si allunga di 12 metri in modo che al momento del rilascio l'effetto "elastico" faccia si che la caduta sia automatica, così come il fischio dell'arbitro che non può non vedere la trattenuta.
Cos'ì ho fatto una piccola ricerca in rete trovando questo articolo che goal.com riporta dal romanista.....

Da Goal.com


14/09/2006 11.24

La Diadora: «Maglie sudate ma eleganti» (Il Romanista) L'ad Mambelli: «La casacca color bronzo l'ha scelta Rosella Sensi, il tessuto è lo stesso delle altre: traspirante».

Dottor Mambelli (amministratore delegato Diadora, ndr), la maglia color bronzo ha fatto discutere. Molti dicono che il sudore, con il passare dei minuti, si impadronisce della divisa. Come si è arrivati a questa colorazione? «Abbiamo pensato all'immagine di Roma nel suo complesso e non soltanto alla Roma come squadra, che pure teniamo nella massima considerazione. Dovendo esportare in Europa l'immagine di una città che ha dominato il mondo per anni, abbiamo pensato al bronzo, simbolo delle armature dei gladiatori. Riteniamo che possa rappresentare al meglio anche la forza caratteriale di Francesco Totti, che martedì ha dato un saggio della propria bravura con un gol meraviglioso».

C'è chi pensa che il colore si discosti molto dallo storico giallorosso che simboleggia la storia di questa società. Come risponde a questa critica? «Dico soltanto che c'è stata piena identità di vedute con la società e con Rosella Sensi in particolare quando è stato scelto il color bronzo per la prima maglia della Champions League. Per i motivi che ho spiegato prima e per un fatto puramente estetico, ritengo che la Roma sia la squadra più elegante della competizione. Facendo zapping fra i canali martedì non ho visto maglie così belle come quella lanciata contro lo Shakhtar».

Molti hanno criticato il fatto che, con il passare dei minuti, il sudore crea uno strano "effetto-sudoku" sulla maglia. «I tessuti che utilizziamo sono gli stessi delle altre maglie che abbiamo preparato per il campionato, ossia di primissima qualità. Riguardo alle tracce di sudore, effettivamente questo effetto si crea. Il fatto che le maglie siano traspiranti determina un'uscita quasi immediata del sudore all'esterno e un'asciugatura rapida dello stesso. Da parte nostra, comunque, c'è massima disponibilità su tutto. Due anni fa, ad esempio, era stato sbagliato il disegno sulle maglie della Champions ed è stato subito corretto dopo le critiche ricevute».

Nelle ultime settimane si erano diffuse alcune voci che parlavano di un calo delle vendite di Diadora e di una presunta volontà di rivedere il contratto di sponsorizzazione tecnica con la Roma. È vero? «Ci siamo trovati una situazione, ereditata dalla precedente gestione, che ha richiesto sacrifici notevoli. Stiamo attraversando un 2006 irto di difficoltà, create da altri. Siccome i risultati di una politica aziendale di un certo tipo si vedono nel medio-lungo e non nel breve termine, soltanto nel 2007 potremo raccogliere quanto seminato. In ogni caso, i risultati commerciali sia in generale che nella Roma in specifico sono ottimi, con diminuzione dei costi, stabilizzazione di vendite e crescita in prospettiva già nel 2007 molto solide, a partire dalla stessa Roma. Stiamo investendo molto meglio di prima cercando di capitalizzare».

......nel 2006 va di moda la maglia "pezzata", comunque oltre al piccolo stupore misto a sorriso, la visione delle maglie da champion's della Roma mi hanno fatto pensare alle "micro machines", macchine minuscole (che se ci giocavano dei bambini sotto i 10 anni mangiavano tutto il garage senza neanche accorgersene...ne loro ne i genitori, sino al tintinnio del water al momento dell'espulsione stile mitraglia delle fuori serie in miniatura) di queste "mini macchinette" ne fecero varie serie, c'erano quelle che appena facevi toccare la fiancata con un altra auto o con un ostacolo si girava a scatto mostrando il lato accartocciato, che prima era ben nascosto dalla parte interna, c'erano quelle militari (un classico), e c'erano quelle che cambiavano colore con l'acqua calda, tornando poi al primo colore se venivano bagnate con l'acqua fredda, ecco la Roma e il suo sponsor tecnico hanno deciso quest'anno di giocare in champion's con le maglie stile micro machines, il problema si pone se trovi un giocatore che suda meno dell'altro, per non sembrare avversario o comunque non compagno, tocca fargli un gavettone dopo 10 minuti dalla panchina, me lo vedo già Panucci mentre scende palla al piede sulla fascia travolto da una secchiata di Cassetti, e chi glielo spiega poi a Panucci che gli si è disfatto il ciuffo???

Ale